COMUNICATO DEL COLLETTIVO PRECARI AUTORGANIZZATI
In merito alla notizia dell'apertura del nuovo call-center nella zona di Guasticce il collettivo Precari Autorganizzati esprime il proprio stupore circa i toni trionfali utilizzati da istituzioni e sindacati riguardo l'accordo con la società Telegate.
Ci risulta strano che i sindacati locali e le amministrazioni parlino di "successo" e di rilancio occupazionale, quando gli unici posti di lavoro che saranno creati saranno part-time ed a progetto, senza contributi, ferie, malattia e con un salario che non garantirà sicuramente la possibilità di sopravvivere dignitosamente considerando anche i recenti aumenti del costo della vita e degli affitti sul mercato.
Si smetta di dichiarare, inoltre, che sono lavori di passaggio per giovani in cerca di occupazione e per studenti alla ricerca di lavori part-time. La realta' e' ben diversa! Prima cosa perché un giovane con questo tipo di contratti non potra' mai permettersi un affitto per andare a vivere da solo, secondo perche' nelle aree sottoposte ad un processo di deindustrializzazione come le nostre, nei call-center ci finiscono anche i padri di famiglia o chi necessita di ben altri redditi per campare.
Già in altre parti d'Italia le lotte contro il lavoro precario e, nello specifico, all'interno dei call-center hanno cominciato a dare i propri frutti. Una serie di scioperi e manifestazioni hanno costretto le imprese a delocalizzare le proprie attività in zone a più bassa sindacalizzazione.
Gli esempi di Torino, Milano e Roma sono emblematici in questo senso.
Se avvicendamento occupazionale ci sarà, il motivo è da ricercare solamente nelle condizioni disumane di lavoro presenti nei call-center della Telegate.
Come collettivo infine annunciamo che daremo battaglia contro la volontà di rendere centinaia di giovani precari a vita. Un qualsiasi rilancio dell'occupazione dovrà essere inserito in un contesto di garanzie e diritti del lavoratore.
Basta regali alle aziende, aboliamo la legge Biagi.