– ROMA
L'assemblea nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori dei call center, riunita a Roma il 9/9/2006, dopo ampio dibattito fra le realtà di lavoro, sindacali e politiche presenti conferma la volontà di avviare/continuare il percorso di una campagna nazionale sul lavoro nei call center e contro la precarizzazione che aggredisca la legge TREU, la legge 30/2003 e le politiche governative di taglio ai servizi sociali.
Individua come primi punti della piattaforma unitaria di lotta i seguenti:
– trasformazione di tutti i contratti precari (a progetto, somministrazione, tempo determinato, etc) in contratti a tempo indeterminato full-time;
– riduzione degli orari di lavoro a parità di salario, diversa organizzazione dei turni e dei tempi al fine di migliorare le condizioni di lavoro e ridurre lo stress psico-fisico, riconoscimento del carattere usurante del lavoro nei call center;
– inquadramenti adeguati alla professionalità acquisita e all�anzianità;
– blocco dei processi di esternalizzazione e di precarizzazione del lavoro;
– reintegro di tutte le lavoratrici e i lavoratori licenziati (attraverso i mancati rinnovi e/o le interruzioni dei rapporti di lavoro per rappresaglia contro le lotte).
A sostegno della piattaforma unitaria indica come prime scadenze di lotta:
– una manifestazione a carattere nazionale a Roma il 29 settembre 2006 che si concluderà davanti la sede del Ministro del Lavoro Cesare Damiano al quale si richiederà un incontro; a conclusione della manifestazione si terrà uno spettacolo/denuncia sulle condizioni del lavoro precario con la partecipazione di Ascanio Celestini e altri artisti;
– la costruzione di uno sciopero nazionale dei call center entro il mese di novembre prossimo.
Documento approvato all'unanimità dall'assemblea.